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Un viaggio fotografico alla scoperta dei cinema di Cuba. La testimonianza di uno straordinario patrimonio culturale e architettonico. Nel 1953, Cuba aveva 694 cinema e teatri. La sola Avana ne aveva 134, più di New York o Parigi. Nel 2014, la fotografa documentarista Carolina Sandretto ha deciso di trovare e fotografare, con una fotocamera di medio formato degli anni '50, i cinema di quell'epoca d'oro sopravvissuti fino ai nostri giorni. Questo libro è il documento visivo del suo viaggio. Con Cines de Cuba Carolina Sandretto compie un viaggio per immagini attraverso i cinema dell'isola di Cuba, raccontando una parte della storia e delle trasformazioni di questo Paese. Il percorso si è compiuto in quattro anni di lavoro, nel corso dei quali la fotografa è andata alla ricerca delle oltre 600 sale cinematografiche che l'intera isola contava negli anni '60. Il cinema è entrato nella vita e nell'immaginario dei cubani negli anni del boom economico precedenti la Rivoluzione per poi subire un declino nei decenni a venire. Oggi ne restano attivi solo 19, mentre la maggior parte sono stati abbandonati o convertiti in sedi teatrali e di compagnie di danza. Carolina Sandretto ne ha fotografati oltre 300 tra l'Havana e le città e villaggi di tutte le regioni dell'isola. Oltre 500 immagini ne raccontano le architetture, le facciate e le insegne rovinate dal tempo, le sale vuote e quelle riconvertite. Il volume, introdotto da un testo dell'autrice, è arricchito dai testi dell'artista Carlos Garaicoa e della scrittrice Grettel Jiménez-Singer, due esponenti della cultura cubana che, con diversi linguaggi, raccontano il loro Paese a livello internazionale. Nei loro contributi si intrecciano ricordi e testimonianze ancora vivide del ruolo fondamentale che il cinema ha avuto nella loro formazione e probabilmente nel loro lavoro.